Il 2022 è stato un anno duro per tutte e tutti. È stato durissimo per quanti, nei paesi in cui lavoriamo, hanno dovuto fare i conti con le conseguenze della crisi economica, della guerra o di fenomeni atmosferici estremi trovandosi già in una situazione di povertà e vulnerabilità.
Anche quest’anno noi del CISP abbiamo lavorato ostinatamente per trasformare in fatti principi a cui crediamo: che, come esseri umani, è nostra responsabilità curarci dei nostri simili, sostenere i loro sforzi per migliorare le condizioni in cui vivono e ed assisterli nelle crisi.
Questo significa essere presenti da tanti anni in paesi difficili. Saranno 40 anni nel 2023. Quaranta anni nei quali abbiamo lavorato, spesso in situazioni rischiose e incerte, per migliorare le condizioni di individui e comunità in situazioni di povertà estrema e marginalità. Che si sia trattato di migliorare la sicurezza alimentare, promuovere la creazione di impiego o le opportunità di reddito o garantire i diritti di persone vulnerabili abbiamo cercato di farlo senza imporre soluzioni dall’esterno, ma sostenendo quanto di positivo stava avvenendo nei contesti in cui siamo intervenuti.
Tutto quello che abbiamo fatto in questi 40 anni lo abbiamo fatto grazie ai vostri soldi. Soldi che ci avete donato direttamente e con i quali abbiamo realizzato interventi e azioni per aiutare persone che condividono con noi il diritto a una vita decorosa. E soldi che ci avete donato indirettamente, attraverso le risorse dello stato italiano o della Commissione Europea che abbiamo ricevuto per realizzare programmi a cui crediamo.
Nella nostra newsletter, nelle nostre pagine sui social, nel nostro sito web e in tutte le nostre attività di comunicazione inseriamo tante informazioni su queste attività. Lo facciamo perché quelli che usiamo per aiutare chi ha bisogno sono soldi vostri, di cui vogliamo dare conto non solo all’ente pubblico con cui firmiamo un contratto, ma anche a voi che con le vostre tasse mettete queste risorse a disposizione delle istituzioni pubbliche. Vogliamo che sappiate che facciamo grandi sforzi per garantire il rispetto scrupoloso di procedure e regole di gestione, anche quando tali regole sembrano molto distanti dai bisogni a cui cerchiamo di rispondere.
Talvolta vi chiediamo soldi direttamente.
In questo periodo, ad esempio, stiamo chiedendo il vostro sostegno per aiutarci a rispondere ad una drammatica crisi alimentare che ha colpito il Corno d’Africa, in paesi come la Somalia o l’Etiopia dove il CISP lavora da decenni, dove comunità locali già vulnerabili devono fare i conti con l’impatto di crisi internazionali, dei conflitti locali e del cambiamento climatico. Le vostre donazioni ci aiuteranno ad essere più rapidi e flessibili nella risposta verso bisogni che vediamo tutti i giorni davanti ai nostri occhi. Sappiamo bene che si tratta di drammi che sembrano immensi e inaffrontabili, ma sappiamo anche, per esperienza, che aiutare persone che si trovano in una condizione di bisogno drammatico fa davvero la differenza.
Quello che vi promettiamo è di continuare ad esserci per quanti hanno bisogno, di lavorare al loro fianco e di crescere insieme. E di fare tutto questo in modo scrupoloso e trasparente. È il modo in cui crediamo; il modo di cui siamo orgogliosi.
Diceva uno di noi: “Non pretendiamo di salvare il mondo, ma di migliorare la vita di qualcuno, sì”.
Ci proveremo anche il prossimo anno.