“Guardando al passato e a ciò che eravamo, abbiamo per una volta abbandonato le nostre individualità e siamo riusciti a mettere in risalto solo ciò che era vero e importante, e così abbiamo creato un meraviglioso presente.”
Ena Ovčina, partecipante al progetto ROOF
Come si favoriscono la coesione e la comprensione reciproca tra i giovani? Il CISP ha scelto di farlo attraverso la cultura, uno strumento potente per unire le persone ed evidenziare quanto hanno in comune a discapito di discordie e antagonismo.
Recentemente in Bosnia ed Erzegovina abbiamo organizzato una serie di workshop, seminari didattici e visite sul campo per studentesse e studenti provenienti da diverse aree del paese. Oltre 300 persone provenienti da Kneževo, Trebinje, Tuzla, Živinice, Jablanica, Posušje, Tomislavgrad, Doboj, Tešanj, Lopare, Sarajevo e Kladanj sono state riunite in queste attività dal progetto ROOF – Roots of the Future, co-finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, allo scopo di favorire la socializzazione e la conoscenza del comune patrimonio storico-culturale e delle bellezze naturali del proprio paese.
Tra i luoghi visitati dagli studenti ci sono le Stećak, famose lapidi monumentali medievali bosniache i cui resti sono una preziosa testimonianza di un'epoca armoniosa per la Bosnia ed Erzegovina. Nel medioevo lapidi come queste erano una tradizione comune sia per la Chiesa cattolica che per quella ortodossa e una selezione di circa 4.000 monoliti raggruppati in necropoli in più località sono dal 2016 Patrimonio Mondiale dell'UNESCO. I siti sono riconosciuti dalla popolazione locale come simbolo di identità e rappresentano una tradizione comune e un patrimonio condiviso tra bosniaci, croati e serbi.
Valorizzando gli interessi dei giovani per il proprio patrimonio culturale e passato comune, il progetto ROOF ha creato opportunità concrete di dialogo e discussione tra giovani studenti e persone che spesso si considerano diverse e lontane.
Anche se il conflitto è terminato da più di 25 anni, il processo di riconciliazione richiede generazioni e i giovani hanno proprio la capacità necessaria e un’intera vita davanti per un impegno di lungo termine. Investire nelle nuove generazioni, nei futuri leader dei propri paesi può aiutare a superare la stagnazione politica e contribuire ad una vera giustizia e riconciliazione. In Bosnia ed Erzegovina i giovani hanno pagato e pagano ancora un prezzo particolarmente alto a causa dei livelli di instabilità e frammentazione prevalenti nel Paese. Affrontare i problemi dei giovani, che sono ormai abbastanza simili in tutto il territorio della Bosnia ed Erzegovina, richiede necessariamente l'adozione di approcci innovativi e unitari basati su valori comuni che promuovano la partecipazione e la sostenibilità. Il progetto ROOF si concentra sui giovani studenti per rafforzare e valorizzare la loro capacità di dialogo e di promozione della coesione sociale.
“La scelta strategica di fare leva sul vasto patrimonio comune della Bosnia ed Erzegovina si basa sulle lezioni apprese da precedenti esperienze durante le quali il CISP ha maturato la convinzione che la ricchezza culturale, storica e naturale di questo paese sia uno degli strumenti più efficaci ed incisivi per l’attuazione di buone pratiche inclusive e promotrici dei diritti umani. Attribuire ai giovani un ruolo centrale nella rivalutazione del loro patrimonio storico e nella valorizzazione del loro paese vuol dire dare loro l'opportunità di condividere le loro passioni e interessi con i loro colleghi di altre aree del paese e di lavorare insieme per un obiettivo comune.”
Deborah Rezzoagli, Direttrice CISP per l’Area Geografica Est Europa e Asia
ROOF è stato implementato dal CISP per un intero anno in collaborazione con Konjuh Lab Tuzla, University Tuzla e College of Tourism and Hotel Management di Trebinje, e con l’attiva partecipazione delle comunità e delle organizzazioni della società civile sia della Federazione di Bosnia Erzegovina che della Repubblica Srpska.
Il progetto si è concluso con successo con un evento finale tenutosi il 18 gennaio presso l'Hotel Holiday di Sarajevo, dove il convegno "Giovani, sviluppo delle risorse umane e coesione sociale in Bosnia Erzegovina: nuovi progetti lanciati dal Governo della Repubblica Italiana" è stata l’occasione per presentare sia il progetto Roots of the Future-ROOF del CISP che il progetto Ready for Europe, realizzato dalla ONG italiana RE.TE.
“CISP e RE.TE. sono due straordinarie realtà italiane che operano in Bosnia ed Erzegovina da decenni: conoscono questo Paese e hanno dato un grande contributo al suo sviluppo anche grazie alla cooperazione italiana allo sviluppo, anch’essa oggi presente con i rappresentanti dell'Agenzia italiana per Cooperazione allo sviluppo. Apprezziamo molto questa nostra lunga collaborazione.”
Sua Eccellenza Sig. Marco Di Ruzza, Ambasciatore della Repubblica Italiana in Bosnia ed Erzegovina
Al termine della conferenza, i giovani hanno inviato una richiesta al Governo, all'Unione Europea e ai donatori sotto forma di raccomandazioni:
I giovani hanno anche chiesto il miglioramento del sistema educativo e l'introduzione di materie scolastiche e attività di sensibilizzazione sull’ambiente e sui beni culturali e storici.